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Intervista “Monica Chieregatti i suoi vetri ricamati di poesia”


Intervista su Beautifulcontrocorrente.com

MONICA CHIEREGATTI E I SUOI VETRI RICAMATI DI POESIA

L’ARTISTA VENETA CI PARLA DELLE SUE SUGGESTIONI SU VETRO,DELLA BELLEZZA DI FARE ARTE SU VETRO. UN’ARTE ANTICA,PREZIOSA E AFFASCINANTE

SERVIZIO INTERVISTA di Francesca Ancona

Il mondo dell’arte ha davvero mille varianti e sfaccettature. Si può fare arte dove e come si vuole.E mentre oggi nascono nuove espressioni digitali e tecnologiche c’è chi resta legato a espressioni classiche,naturali,legate al passato,ma non per questo meno entusiasmanti. Della serie “tela e pennello” non moriranno mai e si può fare innovazione anche con le vecchie,affascinanti tecniche.Ma qui stiamo parlando di arte su vetro,un materiale brillante,vivo,forse un po’ dimenticato,ma di grande e superbo effetto e molto versatile.Monica Chieregatti è un’artista del vetro,possiede questa meravigliosa capacità di trasformare il vetro in un’opera d’arte. Il colore domina, è vivace, brillante, luminoso e poi c’è la delicatezza femminile, l’eleganza , la fantasia.

Monica Chieregatti esprime una sua visione poetica,ispirata ai grandi artisti ma anche sua, personale. Un percorso,più che introspettivo direi estrinseco, comunicativo, pur partendo dall’interno. Monica non è l’artista che cela, o si cela, lei scopre e si scopre attraverso il vetro,le figure,le nature e il colore. Tutto è gioioso e solare,al contrario di tanti artisti, oggi, così enigmatici e tormentati. Chi ha detto che l’arte debba essere per forza cupa e chiusa a chiave. Arte è gioia del creare ma soprattutto esternare se stessi e se si possiede un’anima bella e tranquilla, come quella di Monica Chieregatti, non può che venir fuori il ritratto luminoso della vita.

IO , MONICA E LE SUGGESTIONI DEL VETRO…

  • Monica, tu dipingi sul vetro, perché questa scelta?

La pittura su vetro è nata quasi per caso, avevo visto un’amica di mia madre decorare piatti e bicchieri di vetro e ho voluto provare. Mi sono appassionata ma utilizzavo materiale rudimentale per cui la resa non era delle migliori. Successivamente, lavorando in una vetreria artistica, ho approfondito la mia conoscenza sul vetro,le sue caratteristiche e le varie tecniche di lavorazione. Con materiale di grande qualità ho sperimentato una particolare tecnica di pittura su vetro,progettando e decorando vetrate d’interni con varietà di soggetti. Da lì ho iniziato a realizzare quadri con la stessa tecnica rielaborando inizialmente opere dei più grandi esponenti della pittura del ‘900.

  • Oltre a questo modo di esprimerti ci sono altre te?

Sono attratta e incuriosita da tutto quello che si identifica nell’universo sfaccettato dell’arte e delle sue varie forme. In alcuni momenti la considero un’ancora di salvezza.

  • Il vetro che emozione dà? Noto che si dipinge su tanti materiali ma il vetro è un po’ trascurato,come facesse parte più del settore artigianale che di quello artistico. Perché secondo te?

Il supporto di vetro,ben diverso per caratteristiche e resa della tela,in quanto trasparente e liscio, richiede tempi e processi prolungati di lavorazione ( dalla preparazione del materiale e della base alla stesura del colore); il risultato è un’esplosione cromatica e di luce quasi tridimensionale al tocco. Questo tipo di pittura mette alla prova l’abilità dell’artista in particolar modo se ci si sofferma nella cura dei particolari.

  • Tu fai mostre come tutti gli altri artisti,ma ci sono mostre dedicate proprio al vetro?

Ho partecipato a diverse mostre collettive,l’ultima risale a metà febbraio,la Prima Biennale della creatività allestita al Palaexpo a Verona,con la presenza di 800 artisti.La mia opera, selezionata dalla giuria, era l’unica realizzata su vetro.Devo dire che non ho ancora conosciuto artisti che si cimentano su questa tecnica; alla prima importante mostra personale,presso una storica galleria di Mantova, ho riscontrato molti apprezzamenti da un pubblico di esperti e critici che hanno definito la produzione esposta “ piccoli gioielli”.

  • Cosa cerchi di comunicare attraverso la tua arte?

Attraverso la mia arte cerco di comunicare la visione personale e la percezione di quello che osservo, anche dietro ad ogni rielaborazione di un’opera conosciuta c’è l’emozione della scoperta e l’anima espressa.Amo il colore, la sua bellezza al contatto e fusione con il vetro,la luminosità delle forme che prendono vita con una pennellata.

  • Tu,oltre a creare opere espositive,lavori anche sull’oggettistica,ad esempio il gioiello .Quindi possiamo dire che l’arte su vetro è più elastica,ha più sfaccettature rispetto all’arte classica, solo mostrabile…

L’arte su vetro è decisamente più elastica e varia a seconda della funzionalità e utilizzo del supporto trasparente. Ho sperimentato la creazione di ciondoli dipinti e successivamente rifiniti con materiale prezioso,quale oro o argento,trasformandoli in piccoli e preziosi “cammei”.

  • I tuoi ,per la maggiore,sono omaggi a grandi artisti. Ma lo stile tuo personale, di Monica Chieregatti, qual è e in che direzione va? Ami sperimentare, cercare te stessa…

La mia arte è in continuo divenire…le rielaborazioni fanno parte dell’iniziale percorso,volto prevalentemente alla sperimentazione di una tecnica che mi permettesse di distinguermi ed essere riconosciuta tra molti.In un secondo momento mi sono discostata dal già conosciuto per entrare in un mondo fantastico e sospeso nel tempo,come fosse visto dagli occhi di un bambino…tutto è sommerso da un’infinita combinazione cromatica. Le ultime opere sono frutto di un ulteriore studio che predilige forme geometriche e lascia intravedere la superficie trasparente.

  • Le tue ultime recenti mostre,una dedicata alla donna,ti hanno visto protagonista di successo. Cosa è rimasto e quali nuove prospettive hanno portato al tuo lavoro?

Quando Elide Cataldo mi ha contattata,tramite una conoscenza in comune,spiegandomi il suo progetto fotografico,ho accettato con piacere. Ha voluto donne con storie e personalità diverse e che avessero una forte passione in svariati ambiti. Nel suo studio,dopo una piacevole chiacchierata utile per conoscermi meglio, abbiamo iniziato a “giocare” e numerosi sono stati gli scatti. Mi sono ritrovata di fronte,il giorno dell’inaugurazione, non una semplice foto ma un luminosissimo ritratto in bianco e nero dell’anima…una grande emozione. Vedendo le altre donne ritratte,nonostante indossassimo lo stesso abito nero e tenessimo una farfalla, sono rimasta colpita dall’intensità degli sguardi e dalla gestualità di ognuna. Accanto ad ogni foto,a completare l’opera, c’era la biografia e leggendola risaltavano ancor di più le meravigliose immagini di donne. Ogni esperienza mi arricchisce e mi stimola a proseguire e cercare nuovi spunti da aggiungere al mio bagaglio sempre meno leggero.

  • Il tuo sogno più grande, il tuo obiettivo ?

Dei piccoli sogni sono riuscita a realizzarli grazie alla tenacia e determinazione che mi contraddistinguono, anche se non sono mancate delusioni e amarezze riguardanti l’eccessiva richiesta per la partecipazione a eventi artistici di un certo spessore. Un grande sogno sarebbe quello di presentare la mia pittura in contesti internazionali. Per il momento ho realizzato una rappresentazione della città di Rovigo che verrà donata ad un onorevole del Parlamento Europeo.

 

29 Marzo 2014

 


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